Aeroporti e salute: i risultati dell’indagine nazionale SERA e degli studi locali in Toscana


aereo TVARS NEWS - 28/03/2014
Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) ha pubblicato i risultati del Progetto SERA (Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale), coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio e conclusosi nel mese di maggio 2013. Il progetto intendeva individuare strumenti operativi per avviare sistemi di sorveglianza in materia di inquinamento acustico e atmosferico e dei relativi effetti sulla salute tra i residenti nei pressi dei principali aeroporti italiani.E’ stata realizzata una sintesi di tutte le evidenze scientifiche disponibili e sono state effettuate indagini campionarie tra la popolazione residente in prossimità di 5 aeroporti italiani, tra cui l’aeroporto di Pisa, per ottenere dati inerenti alla frequenza di ipertensione, insofferenza al rumore e disturbi respiratori.

Gli effetti del rumore aeroportuale rilevati dal progetto SERA
All’indagine campionaria hanno partecipato 1.898 residenti  (tasso di partecipazione medio: 52.1%) di età compresa tra 45 e 70 anni, che vivevano al 31 dicembre 2010 da almeno due anni nei pressi degli aeroporti di Milano-Linate e Malpensa, Pisa-San Giusto, Venezia-Tessera, Roma-Ciampino e Torino-Caselle. Nel campione studiato: 902 persone (47,5%) risiedevano nelle zone in cui l’Lden (indicatore acustico giorno-sera-notte) stimato era inferiore a 50 dB; 313 (16,5%) nell’area caratterizzata da un basso livello di rumore da aeroporto (tra 50 e 55 dB); 363 (19,1%) nella fascia di rumore aeroportuale compresa tra i 60 e 65 dB e infine 61 (3,2%) risiedevano nella fascia >65 dB. I risultati dello studio evidenziano un’associazione tra esposizione al rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione arteriosa. Rispetto al gruppo di riferimento, le persone residenti in zone nelle quali l’impatto del rumore aeroportuale è superiore ai 65 dB mostrano un sensibile aumento dei livelli di pressione sistolica, in particolare quella serale. Questa associazione si osserva al netto del potenziale effetto confondente di variabili individuali, quali sesso, età, indice di massa corporea, livello di istruzione, occupazione, ed ache dell’effetto associato ad un’esposizione concomitante a rumore da traffico stradale. E’ stata riscontrata, inoltre, un’associazione forte e coerente tra il rumore generato dal traffico aereo e il fastidio della popolazione (annoyance) e i disturbi del sonno.

Aeroporti e qualità dell’aria: risultati del progetto SERA e dello studio ARPAT
Relativamente all’impatto dell’aeroporto sulla qualità dell’aria lo studio SERA ha fornito metodologie e strumenti operativi che evidenziano la necessità di prendere in considerazione:
  • l’analisi dei valori di picco delle specie inquinanti, piuttosto che le medie  temporali normate (i.e., con risoluzione temporale delle misure dell’ordine del minuto)
  • in aggiunta agli inquinanti normati, l’analisi del numero di particelle ultrafini generate da combustione incompleta durante i decolli degli aerei
  • l’analisi della componente del materiale particolato coarse risollevata dai decolli degli aerei

A questo proposito ed in continuità con lo studio SERA, l’ARPAT ha recentemente pubblicato uno studio sulla valutazione dell’impatto dell’aeroporto di Pisa sulla qualità dell’aria nella città. Complessivamente i livelli d’inquinamento mostrano che l’aeroporto non impatta in maniera rilevante sulla qualità dell’aria dell’ambiente urbano, se si fa riferimento ai valori medi orari, giornalieri e annuali previsti dalle norme vigenti. L’opportunità di effettuare un monitoraggio in continuo del particolato atmosferico in estrema prossimità della pista, anche con sensori innovativi, ha consentito di evidenziare la significativa variabilità nel brevissimo termine dei livelli di inquinamento in corrispondenza alle operazioni di volo.

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