ARS NEWS - 10/05/2013
Sabato 11 maggio, presso le Scuderie Medicee di Poggio a Caiano, si terrà il convegno “
Muoversi, essere parte attiva nelle scelte della salute” al quale l’ARS parteciperà con la presentazione “Benefici dell’attività fisica e danni per la salute da sedentarietà”.
Nel 2011, la popolazione toscana che non svolge né attività fisica né attività sportiva raggiunge il 36,5% (contro il 40% degli italiani).
La letteratura scientifica sostiene concorde che la
pratica dell’attività fisica apporti numerosi
vantaggi per la salute:
- è associata alla riduzione della mortalità per tutte le cause
- comporta benefici per l’apparato cardiovascolare
- protegge dall’insorgenza del diabete
- migliora la funzionalità e la struttura dell’apparato muscolo-scheletrico
- aiuta a controllare il peso
- riduce il rischio di alcuni tumori
- comporta benefici per il tono dell’umore e la socializzazione
- riduce l’ansia
In Italia, l’
inattività fisica rappresenta il quinto principale fattore di rischio a cui è possibile attribuire la “perdita di salute”, misurata in
Disability-Adjusted Life Years (DALYs). I dati epidemiologici indicano che la pratica dell’attività fisica dovrebbe essere incrementata, in Toscana come in Italia.
I
bambini e gli
adolescenti aderiscono in maniera insufficiente alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sui livelli di attività fisica da praticare, anche se in queste fasce di età risulta più bassa la percentuale di soggetti completamente sedentari. Le bambine e le adolescenti si muovono meno dei coetanei maschi. Tra gli
adulti, i più sedentari risultano essere gli anziani, le donne, le persone con livello culturale più basso e con difficoltà economiche.
Promuovere l’attività fisica per tutte le fasce di età resta una
priorità di salute pubblica. Per raggiungere tale scopo, dobbiamo seguire le strategie più efficaci indicate dalla letteratura scientifica.
Per approfondire: