28/5/2019
La
malattia meningoccica, causata dal batterio Neisseria meningitidis, si caratterizza per gravi esiti clinici quali
meningite e/o sepsi, si verifica in tutte le parti del mondo, sia in forma endemica che epidemica ed è responsabile ogni anno di circa 100mila casi di infezione. Sono noti
13 siero-gruppi di meningococco ma solo 6, ovvero
A,
B,
C,
W,
Y,
X sono responsabili di gravi quadri clinici. L’area maggiormente colpita dalla patologia è la
menigitidis belt, ovvero la
cintura africana della meningite, regione sub-sahariana che si estende dal Senegal all’Etiopia e comprendente 26 paesi, dove ogni anno si registrano circa 30mila casi di infezione.
In
Italia e in
Toscana la malattia è endemica, presentando tassi di incidenza inferiori rispetto alla media europea, tuttavia nella nostra regione durante il biennio
2015-2016 si è verificato un
outbreak di malattia batterica invasiva da meningococco C, responsabile di 61 casi di meningite e/o sepsi con 13 decessi (letalità: 21,3%). La risposta della Regione Toscana, lo ricordiamo, ha previsto:
- l’attivazione di una campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C, tramite la quale sono state adottate una serie di misure mirate alla prevenzione della diffusione dell'infezione, tra cui la modifica del calendario vaccinale regionale per i nuovi nati attraverso l’introduzione di una terza dose di vaccino tra i 6 ed i 9 anni
- la realizzazione di due studi epidemiologici coordinati dall'ARS Toscana con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto superiore di sanità
Nel
2018 i casi di meningite e/o sepsi da meningococco notificati in Toscana sono stati 14, di cui 3 hanno perso la vita. Il dato è in lieve diminuzione rispetto al 2017 quando i casi furono 17 (senza decessi), ed allineato a quelli rilevati precedentemente il biennio 2015-2016, quando si era verificato un sensibile aumento dei casi di malattia con 78 persone infettate di cui 14 decedute. Relativamente al
meningococco C, dopo i 9 casi del 2017, nel 2018 ne sono stati registrati solo 5, pertanto l’allarme meningite in Toscana può dirsi definitivamente cessato, essendo i valori di incidenza della malattia tornati in linea con quelli registrati precedentemente al biennio 2015-2016 (Figura 1).
Figura 1. Numero di casi di malattia meningoccica per anno e sierogruppo. Toscana, anni 2007-2018. Fonte: ARS su dati del Settore Prevenzione collettiva della Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale di Regione Toscana
Sono questi i principali risultati contenuti nella
presentazione Epidemiologia della malattia meningococcica, che l’ARS ha illustrato al convegno
Meningiti: la più ampia protezione per tutte le fasce di età del 17 maggio a Firenze. Il convegno ha permesso di discutere le
strategie vaccinali più efficaci per contrastare la malattia grazie anche alla presenza dei dirigenti regionali preposti a questo settore.
L’importanza di vaccinarsi e mantenere alta la guardia rispetto ai principali sierogruppi di meningococco è fondamentale poiché, se è vero che nella nostra regione la malattia meningococcica ha una bassa incidenza (3 casi ogni milione di abitanti), è altrettanto vero che si caratterizza per un’elevata morbosità e letalità, nonché costi sociali e sanitari ingenti.
Foto di Angelo Esslinger da Pixabay
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