La geotermia è sana e redditizia (15/02/2013)


TIRRENO GROSSETO  15 febbraio 2013 pag. XII
Gli amministratori dei Comuni toscani interessati difendono gli impianti e criticano gli ambientalisti

«La geotermia è una risorsa»: Santa Fiora e Piancastagnaio, i due comuni geotermici per eccellenza dell'Amiata, all'unisono con gli altri comuni della Toscana, alzano gli scudi a difesa dello sviluppo geotermico «che in questi giorni è stato oggetto di un dibattito mediatico caratterizzato spesso da posizioni strumentali e non corrette da un punto di vista scientifico», si legge in una nota delle amministrazioni.

In una nota congiunta, le nove amministrazioni dei comuni geotermici rivendicano il concetto che «a livello mondiale, la geotermia, in tutte le sue forme naturali, è considerata una risorsa rinnovabile, pulita e ambientalmente sostenibile, oltre che fonte di sviluppo energetico, economico e turistico».

Gli amministratori tornano poi sulla questione salute-geotermia, ricordando come lo studio sanitario chiamato a chiarire «se ci sono evidenze di possibili correlazioni tra la geotermia e alcune patologie», ha dato esiti soddisfacenti. Infatti «questo studio - si legge nella nota - commissionato dalla Regione Toscana all'Agenzia Regionale della Sanità e i successivi aggiornamenti, oltre a studi paralleli
svolti in Nuova Zelanda dal professor Bates (Università della California), hanno fornito un quadro estremamente rassicurante sullo stato di salute della popolazione dei comuni geotermici, in linea con i dati del resto della Regione che è tra le più longeve d'Italia. E' ovvio che su questo tenia è opportuno continuare a studiare e raccogliere dati, senza allentare l'attenzione».

Le amministrazioni geotermiche, poi, tornano sul valore ambientale dello sfruttamento geotermico che «permette di risparmiare complessivamente oltre un milione di Tep (Tonnellate di petrolio equivalente) all'anno e che i quadri emissivi delle centrali sono tutti ampiamente ricompresi nei limiti previsti dalla normativa vigente e nei più stringenti atti di indirizzo della Regione».

E infine geotermia come motore di sviluppo dei territori con «opportunità di lavoro diretto e indotto, sviluppo di know how correlato a usi plurimi e di teleriscaldamento, attività innovative sia tecnologiche che agroalimentari complementari alla geotermia. Particolarmente interessante prosegue la nota - appare l'indotto tecnologico legato alla filiera geotermica in grado di inserirsi competitivamente su un mercato in forte crescita. Poi sviluppo di un turismo legato alla geotermia affinché diventi una tessera fondamentale del più ampio mosaico delle realtà turistiche toscane, sviluppando percorsi tematici in sinergia con il territorio e con le risorse paesaggistiche, artistiche e culturali presenti. Anche le attività agroalimentari legate alla geotermia potranno diventare una grossa opportunità per il futuro perché l'uso della risorsa geotermica le rende competitive nel mercato globale. L'esperienza maturata dalla "Comunità del cibo" ci insegna inoltre come geotermia, turismo e prodotti tipici siamo sinergici, valorizzandosi a vicenda. Come Amministrazioni comunali da anni abbiamo avviato un percorso con Regione Toscana, Province ed Enel Green Power per generare importanti ricadute sul territorio con prospettive di sviluppo economico e occupazionale».

Dunque, concludono gli amministratori locali, geotermia come «opportunità irrinunciabile che, a valle di tutti gli studi e approfondimenti fatti, non può essere messa in discussione con affermazioni che non si basano su dati scientifici ma su posizioni pregiudiziali».

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