ARS NEWS - 24/01/2013
L’Italia presenta la più alta percentuale europea di cesarei (38%), seguita dal Portogallo (33%). Negli altri paesi europei si registrano valori inferiori al 30%, che scendono al 15% in Olanda e al 14% in Slovenia (
Rapporto Euro Peristat 2008).
In Italia si rileva inoltre una spiccata variabilità interregionale, con valori tendenzialmente più bassi nell’Italia settentrionale e più alti nel Meridione.
La Toscana si colloca tra le regioni italiane con la proporzione di cesarei più basse, con una percentuale del 26% nel 2011, valore in leggera diminuzione rispetto agli ultimi anni. Come ci si attendeva, le proporzioni più elevate di taglio cesareo si riscontrano in caso di precedente taglio cesareo, presentazione podalica o non cefalica del feto e gravidanza gemellare.
L’Agenzia regionale di sanità ha partecipato al
Seminario di studio sul taglio cesareo, svoltosi a Firenze e organizzato dal Consiglio sanitario regionale, presentando un’analisi sul quadro epidemiologico dei parti in Toscana e dell’incidenza di taglio cesareo per
classe di Robson.
Il seminario ha rappresentato l’occasione per gli operatori sanitari del settore di confrontarsi sulle
indicazioni e le
modalità con cui si esplica il taglio cesareo in Toscana. In particolare sono state approfondite le evidenze scientifiche sulle indicazioni al taglio cesareo elettivo, il taglio cesareo nelle gravidanze gemellari e l’espletamento del parto dopo pregresso taglio cesareo.
Per approfondire