Ozono ed eventi cardiovascolari in Toscana: i risultati dello studio nelle aree urbane
ARS NEWS - 11/09/2013
E’ stato pubblicato dalla rivista scientifica Environmental Research l’articolo Ozone short-term exposure and acute coronary events: A multicities study in Tuscany (Italy). Lo studio, realizzato dall’ARS Toscana insieme all’Azienda sanitaria di Firenze e all’ARPAT, analizza in alcune aree urbane toscane gli effetti a breve termine dell’esposizione ad ozono su esiti sanitari cardiovascolari, in particolare le morti coronariche extra-ospedaliere e l’incidenza di infarto del miocardio.
In numerosi paesi, in particolare quelli mediterranei se ci si limita al contesto europeo, i livelli di ozono rappresentano una criticità, soprattutto nei mesi estivi, ed i limiti normativi vengono a volte superati. Dallo studio toscano emerge che l’incremento del livello di ozono aumenta del 6,3% il rischio di morte coronarica extra-ospedaliera, ovvero le morti coronariche acute in cui il paziente non riesce ad arrivare in ospedale. I gruppi di popolazione più a rischio sono le donne, gli anziani ed i pazienti che hanno avuto un precedente ricovero per malattie cerebrovascolari e arteriose.
Le procedure di analisi hanno messo a confronto più metodologie statistiche e si è tenuto conto del ruolo importante che anche le alte temperature giocano nell’aumentare il rischio di mortalità.
Per approfondire
E’ stato pubblicato dalla rivista scientifica Environmental Research l’articolo Ozone short-term exposure and acute coronary events: A multicities study in Tuscany (Italy). Lo studio, realizzato dall’ARS Toscana insieme all’Azienda sanitaria di Firenze e all’ARPAT, analizza in alcune aree urbane toscane gli effetti a breve termine dell’esposizione ad ozono su esiti sanitari cardiovascolari, in particolare le morti coronariche extra-ospedaliere e l’incidenza di infarto del miocardio.
In numerosi paesi, in particolare quelli mediterranei se ci si limita al contesto europeo, i livelli di ozono rappresentano una criticità, soprattutto nei mesi estivi, ed i limiti normativi vengono a volte superati. Dallo studio toscano emerge che l’incremento del livello di ozono aumenta del 6,3% il rischio di morte coronarica extra-ospedaliera, ovvero le morti coronariche acute in cui il paziente non riesce ad arrivare in ospedale. I gruppi di popolazione più a rischio sono le donne, gli anziani ed i pazienti che hanno avuto un precedente ricovero per malattie cerebrovascolari e arteriose.
Le procedure di analisi hanno messo a confronto più metodologie statistiche e si è tenuto conto del ruolo importante che anche le alte temperature giocano nell’aumentare il rischio di mortalità.
Per approfondire
- leggi l’abstract dell’articolo
- consulta il bollettino regionale dell'ozono sul sito dell’ARPAT
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