ARS SEGNALA - 08/02/2013
Tre cittadini europei su cinque affermano che le
sostanze chimiche presenti sul mercato sono più sicure di quanto lo fossero 10 anni fa. L’
indagine, condotta dalla Commissione Europea, ha coinvolto 25.557 persone di età superiore ai 15 anni dei 27 gli stati membri a cui sono state poste domande sui
prodotti chimici di largo consumo e sulla loro
regolamentazione in Europa.
Cinque anni dopo l’entrata in vigore del
REACH, il regolamento che introduce un sistema integrato per la registrazione, valutazione e autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, gli europei sono concordi nell’affermare che la
sicurezza è migliorata, ma
solo il 65% cento gli intervistati ritiene
corretto il sistema con cui i prodotti contenenti sostanze chimiche sono
testati.
I timori riguardano soprattutto i possibili rischi legati alla
contaminazione degli alimenti. Più dell’80% degli intervistati dichiara infatti di leggere attentamente gli ingredienti prima di comprare i prodotti. Tuttavia, la maggior parte pensa che vi siano
sostanze chimiche nocive negli articoli di uso quotidiano come per esempio nei prodotti per la pulizia della casa (96%), nelle vernici (95%), nei cosmetici e nei prodotti di bellezza (90%).
I cittadini si dividono invece quando vengono interrogati su chi secondo loro dovrebbe garantire la
sicurezza: secondo il 48% degli intervistati le autorità dell'Unione Europea hanno questa responsabilità, il 42% ritiene che i produttori ne siano responsabili, un terzo (35%) pensa che sia un dovere delle autorità nazionali.
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