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Welfare e salute in Toscana 2025

Data pubblicazione: 26 Giugno 2025

L’andamento della salute e del benessere sociale in Toscana riflette una realtà demografica e socioeconomica in profonda trasformazione. La nostra regione, come il resto del Paese, si confronta con transizioni strutturali che mettono in discussione i tradizionali modelli di protezione e pongono nuove sfide all’intervento pubblico: transizioni demografiche con l’invecchiamento della popolazione, transizioni ecologiche e digitali che ridefiniscono le condizioni di vita e di lavoro, transizioni epidemiologiche che rendono più complessi i bisogni sanitari e sociali, specie nelle fasce più vulnerabili.
Il rapporto Welfare e salute in Toscana nasce per offrire una lettura integrata di queste dinamiche. Non è soltanto una raccolta di dati, ma uno strumento conoscitivo e operativo per rafforzare la capacità delle istituzioni di leggere i bisogni, valutare l’efficacia delle politiche pubbliche e orientare in modo equo e sostenibile gli interventi.

I dati demografici confermano una dinamica strutturalmente sbilanciata: la popolazione ultra64enne rappresenta ormai oltre un quarto dei toscani, con una presenza crescente dei grandi anziani. A fronte di ciò, la natalità si attesta sui minimi storici e l’indice di dipendenza strutturale supera ampiamente il 60%. Questo significa che ogni 100 cittadini in età lavorativa, oltre 60 sono minori o anziani, con impatti crescenti sulla sostenibilità del nostro sistema di protezione. In questo quadro, si accentua anche il fenomeno dell’isolamento sociale, che colpisce una quota di anziani soli e senza reti di supporto.

Dal lato sanitario, la Toscana conferma risultati di assoluto rilievo: il tasso di mortalità evitabile e l’aspettativa di vita sono tra i migliori d’Italia; l’accessibilità ai servizi di prevenzione e cura è elevata, così come la qualità dell’assistenza ospedaliera e territoriale. Le performance della rete oncologica e l’attuazione del Nuovo sistema di garanzia dei LEA sono migliorate nell’ultimo anno e continuano a collocare la nostra regione in una posizione di leadership nel panorama nazionale. Ma questi risultati non possono essere dati per acquisiti. I grandi cambiamenti sociali e demografici condizionano i bisogni di salute delle persone e, di conseguenza, anche la domanda di prestazioni. Diventa quindi centrale innovare e costruire un nuovo equilibrio tra quantità e qualità dei servizi e sostenibilità del sistema. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle cronicità impongono una riorganizzazione dell’assistenza sempre più centrata sulla prossimità, sull’integrazione con il sociale, sulla promozione della salute alla quale la Toscana sta lavorando con costanza ed attenzione.

Dal lato sociale, il quadro che emerge è inevitabilmente più articolato, vista la complessità e la multidimensionalità dei bisogni e delle istanze che le persone esprimono nei diversi territori, che richiedono risposte sempre più flessibili, integrate e partecipate per essere efficaci. La Toscana si distingue per una buona dotazione infrastrutturale e per la qualità di molti servizi, in particolare per l’infanzia, le persone con disabilità e la non autosufficienza. Preoccupano le fragilità emergenti riconducibili a forme sempre più pervasive di povertà – economica, educativa, abitativa – che si traducono in nuovi rischi di esclusione e marginalità sociale, ai quali la risposta deve basarsi sulla capacità di sinergia e alleanza tra le istituzioni e il Terzo settore, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti dell’amministrazione condivisa.

In questo contesto, la scelta della Regione Toscana di rafforzare l’approccio integrato tra sanitario e sociale si conferma strategica. I dati contenuti in questo rapporto dimostrano che salute e benessere non si costruiscono solo negli ambulatori o nei consultori, ma anche nelle scuole, nei servizi per l’infanzia, nei centri per l’impiego, nei progetti di inclusione sociale, nelle politiche abitative e culturali. Promuovere salute significa affrontare le cause profonde delle disuguaglianze, investendo in autonomia, relazioni, partecipazione, prevenzione.

Le Case della comunità, i punti unici di accesso, la sanità di iniziativa, le politiche per la domiciliarità, i percorsi personalizzati di presa in carico e alcune sperimentazioni innovative rivolte alle giovani generazioni, sono alcune delle leve con cui possiamo ricostruire un welfare di prossimità e generativo, capace di intercettare i bisogni, i diritti e le aspirazioni di tutte le persone, attivando partecipazione e coesione sociale e sedimentando un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.

Questo rapporto – frutto della collaborazione tra ARS Toscana, Osservatorio sociale di Regione Toscana, gli assessorati regionali competenti, ANCI Toscana, il MeS – mette a disposizione un patrimonio informativo prezioso, unico a livello nazionale per profondità e continuità. È uno strumento utile non solo per la programmazione regionale, ma anche per gli amministratori locali, i professionisti, la cittadinanza tutta. È un esercizio di trasparenza, di lettura dei fenomeni e di orientamento delle scelte, necessario oggi più che mai.

Welfare e salute in Toscana si propone così come un patto conoscitivo, un esercizio collettivo di lettura della realtà e un invito alla corresponsabilità. Serve oggi una nuova generazione di politiche pubbliche, capaci di agire sulla complessità, riconoscere la pluralità dei bisogni, valorizzare le risorse delle comunità. Solo attraverso un’alleanza solida tra sanità pubblica, welfare locale, cittadinanza attiva e Terzo settore potremo affrontare le sfide che ci attendono, eliminando le disuguaglianze, sostenendo l’autonomia delle persone, per garantire a tutti e tutte – senza distinzione di età, genere, condizione economica o provenienza – il diritto fondamentale alla salute e al benessere.

 

 


Per approfondire

Consulta e scarica il  rapporto Welfare e salute in Toscana 2025:

 

Consulta e scarica anche le edizioni precedenti del rapporto nella pagina-raccoglitore: