Infortunistica stradale: nel 2024 incidenti in leggero aumento, ma i deceduti diminuiscono

Il 24 luglio scorso ISTAT ha pubblicato l’aggiornamento 2024 della serie storica degli incidenti stradali in Italia, certificando, a fronte di una ripresa ormai consolidata della mobilità dopo le limitazioni dovute alla pandemia da COVID-19, l’aumento del numero di incidenti e feriti rispetto al 2023, ma non dei decessi.
Nell’ultimo anno sono stati 15.174 gli incidenti in Toscana in cui almeno una persona è rimasta ferita, circa 250 in più rispetto ai 14.933 dell’anno precedente: +1,6%, a fronte del +4,1% a livello italiano (173.364 incidenti nel 2024, +6.839 rispetto ai 166.525 del 2023). Il trend di lungo periodo mostra comunque una riduzione dell’incidentalità nella nostra regione negli ultimi 20 anni, comune a tutto il Paese, alla quale sicuramente ha contribuito l’introduzione della patente a punti nel 2003 (Figura 1). I deceduti in Toscana scendono a 188, dai 202 osservati nel 2023, segnando un -6,9%, superiore al -0,3% osservato in Italia. In Toscana gli incidenti mortali rappresentano l’1,2% del totale dei sinistri osservati, mentre in Italia la percentuale è pari all’1,7%.
Figura 1. Incidenti stradali con lesioni a persone, totali e mortali - Valori in migliaia - Toscana, periodo 1991-2024 - Fonte: ISTAT
In Toscana storicamente avvengono più incidenti stradali rispetto alla media nazionale (se rapportati alla popolazione residente), ma il rischio di morte si mantiene sempre al di sotto del valore italiano (Figura 2). Le differenze tra Toscana e Italia possono dipendere in parte dalla minore severità degli incidenti che si verificano sul nostro territorio (anche grazie ai dispositivi di prevenzione, alle condizioni generali di strade ed autostrade e al rispetto dei limiti di velocità), in parte dall’efficacia del servizio di emergenza-urgenza e Pronto soccorso. Andrebbe inoltre considerato, potendo disporre di dati che al momento però non sono disponibili, anche il numero di persone esposte al rischio (presenti in auto al momento dell’incidente), o, più in generale, il corretto denominatore dei veicoli e dei guidatori attualmente circolanti nel Paese. I dati sul parco veicolare dal Pubblico registro automobilistico contano nella nostra regione 1,03 veicoli pro capite (autovetture, autobus, autocarri, motrici, rimorchi, motocicli, motocarri), a fronte di una media italiana pari a 0,94. Manca però il dato su quanti veicoli effettivamente circolino quotidianamente (in media) sulle strade regionali. È atteso, infatti, che in Toscana, come in altre regioni caratterizzate da un denso tessuto produttivo e da poli turistici che attraggono molti visitatori giornalieri, la circolazione veicolare sia più intensa rispetto alla media italiana.
Figura 2. Incidenti stradali con lesioni a persone, totali e mortali – Tasso di incidenti stradali ogni 1.000 abitanti e incidenti mortali ogni 100 incidenti stradali – Toscana e Italia, periodo 1991-2024 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Come detto i morti in Toscana sono stati 188 nel 2024, ai quali si aggiungono 19.645 feriti, in aumento rispetto ai 19.099 del 2023 (+1,9% vs +4,1% in Italia), per un indice di lesività (numero di feriti ogni 100 incidenti stradali) nella nostra regione pari a 128,3, minore del 134,9 rilevato in Italia, a conferma del fatto che mediamente questi siano meno severi rispetto alla media nazionale. Quando rapportati alla popolazione residente però, a causa del maggior numero di sinistri che osserviamo nella nostra regione, il tasso di incidenza di feriti toscano è superiore alla media nazionale: 5,3 vs 4 ogni 1.000 abitanti nel 2024 (Figura 3). Il trend segue un andamento simile a quello osservato per il totale degli incidenti stradali, segnale del fatto che l’indice di lesività negli anni ha seguito lo stesso andamento in Toscana come in Italia.
Figura 3. Feriti in incidenti stradali – Tasso di feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti – Toscana e Italia, periodo 1991-2024 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Il 73% dei feriti è uno dei conducenti dei veicoli coinvolti (70% in Italia), il 17% è una persona trasportata e il 10% un pedone (9% in Italia). Anche tra i deceduti il 72% è un conducente (come in Italia), l’11% una persona trasportata e il 18% un pedone (16% in Italia). I pedoni deceduti sono 33, gli stessi osservati nel 2023.
In città avvengono più incidenti, ma i rischi maggiori per la salute sono dovuti alla velocità alla guida
Il 77% degli incidenti avviene su strade urbane (73% in Italia), il 18,9% su strade extraurbane (21,4% in Italia) e il 4,1% in autostrada (5,4% in Italia). Quasi la metà degli incidenti su strade urbane avviene in rettilineo (48,2% in Toscana e 46,9% in Italia), plausibilmente quindi è la velocità sostenuta la causa principale, 1 su 5 in un incrocio (19,2% vs 21,2%) e 1 su 10 in occasione di un’intersezione segnalata (11,6% vs 10,2%). In ambito extraurbano il rettilineo è il luogo del 54,1% dei sinistri toscani (58,3% in Italia), seguito dalle curve (25,1% vs 23%).
La gravità di questi eventi però, in termini di feriti e morti, non è la stessa. Rapportando il numero di feriti e morti agli incidenti avvenuti in ogni tipologia di strada otteniamo valori molto diversi tra loro (Tabella 1). Dalle strade urbane alle autostrade aumenta, come atteso, l’indice di lesività degli eventi, in primis per la velocità alla quale si verificano. Come riportato nel report nazionale, infatti, la velocità e la distrazione sono ancora le due cause principali degli incidenti alla guida. Il tasso di lesività toscano per tipologia di strada è uguale o leggermente inferiore a quello osservato in Italia (rapporto uguale o vicino a 1). Le differenze aumentano per i decessi, con un rischio inferiore osservato per strade urbane ed extraurbane (tra il 20% e il 30% minore rispetto alla media nazionale), ma pari al 40% in più per gli incidenti che si verificano sulle autostrade.
Tabella 1. Feriti e morti per tipologia di strada – Valori ogni 100 incidenti stradali e rapporto tra Toscana e Italia – Toscana e Italia, anno 2024 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Uomini under 30 la popolazione più a rischio di incidente alla guida, il pedone l’utente della strada più vulnerabile
I dati dei flussi sanitari relativi agli accessi al Pronto soccorso e ai ricoveri toscani a seguito di un incidente stradale confermano il lieve aumento dei feriti rilevato dai dati ISTAT, sui quali comunque pesa la quota di persone non residenti nella nostra regione. Nel 2024 gli accessi in PS sono stati 67.746 (il 12,6% dei quali non residenti) e i ricoveri 2.519 (11,3% non residenti): si tratta di 358 accessi in PS in più e di 134 ricoveri in più rispetto al 2023, valori comunque ancora inferiori ai 77.086 accessi in PS e 2.862 ricoveri del 2019. Limitandoci ai soli residenti, 59.193 accessi, il tasso standardizzato per età è pari a 16 per 1.000 abitanti, esattamente lo stesso dell’anno precedente, inferiore al 18,3 per 1.000 del 2019, ma sostanzialmente in linea con il periodo pre pandemico (Figura 4). Il trend, infatti, è soggetto ad oscillazioni talvolta marcate (escludendo il 2020) che in parte dipendono dalla qualità del dato raccolto in sede di Pronto soccorso. Il tasso maschile è più alto di quello femminile, 17,8 vs 14,2 accessi per 1.000, in linea con i maggiori rischi che caratterizzano gli uomini rispetto alla donna, come vedremo più avanti attingendo ai dati ISTAT. I casi arrivati con un triage di emergenza o urgenza indifferibile rappresentano il 6,2%, sostanzialmente in linea con il 5,9% rilevato tra tutti gli accessi per trauma (tra gli accessi totali le emergenze e le urgenze indifferibili sono il 7,5%). Il 7% degli accessi ha avuto bisogno di un ricovero ospedaliero.
Figura 4. Accessi al Pronto soccorso per incidente stradale con diagnosi di dimissione traumatica, per genere – Tasso standardizzato per età per 1.000 abitanti – Toscana, periodo 2015-2024 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati Flusso informativo Pronto soccorso
Stratificando gli accessi per età e rapportando i volumi alla popolazione residente, la fascia d’età più a rischio è quella più giovane dei 18-29enni, con 23,6 accessi ogni 1.000 abitanti, seguita dagli anziani (17,4 per 1.000) e dagli adulti 30-64enni (13,7 per 1.000).
In Toscana si conta 1 deceduto per 100 feriti, mentre in Italia il dato è pari a 1,3. A seconda della tipologia di utente della strada, però, il rapporto cambia, evidenziando come i pedoni siano sempre i soggetti più vulnerabili in termini di conseguenze di un eventuale coinvolgimento in incidente stradale. Tra questi ultimi, infatti, si sale a 1,8 deceduti per 100 feriti nella nostra regione e a 2,3 in Italia. In generale i pedoni nel 2023 rappresentano il 17,6% dei deceduti e il 9,6% dei feriti (rispettivamente 15,5% e 8,8% in Italia). I conducenti di veicoli rappresentano ovviamente la categoria prevalente, il 71,8% dei deceduti e il 73,1% dei feriti. Tra i conducenti deceduti gli uomini sono quasi 9 su 10, anche per la maggior esposizione al rischio, considerato che i patentati ed i conducenti abituali sono più frequenti tra gli uomini, rispetto alle donne. Gli uomini, in generale, tendono ad avere anche comportamenti a maggior rischio alla guida, specialmente nelle fasce d’età più giovani, come dimostrano, ad esempio, i dati della sorveglianza EDIT sui determinanti degli incidenti stradali tra gli adolescenti e le adolescenti toscani: i ragazzi dichiarano di adottare più spesso comportamenti a rischio alla guida, in particolare quando si tratta di guida dopo aver assunto alcol o sostanze psicotrope.
Terminando l’analisi dei dati ISTAT rapportati alla popolazione residente, la probabilità di ferirsi o morire, tra conducenti, raggiunge il proprio picco tra i 18 e i 20 anni (10,4 feriti/deceduti in incidente stradale ogni 1.000 abitanti), per poi diminuire gradualmente con l’aumentare dell’età, sia in Toscana che in Italia, in particolare dopo i 30 anni (Figura 5). Gli uomini under 30 rappresentano quindi ancora il target principale per interventi di prevenzione del rischio alla guida.
Figura 5. Conducenti feriti in incidenti stradali, per età – Tasso di conducenti feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti – Toscana e Italia, anno 2024 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Conclusioni: nel 2024 incidenti in leggero aumento ma meno decessi
I dati ISTAT per il 2024 mostrano una stabilizzazione degli incidenti, con un lieve aumento rispetto al 2023, che però non si traduce in un aumento dei decessi. Sebbene la Toscana registri un numero maggiore di sinistri rispetto alla media italiana, la minore severità degli incidenti, attribuibile a fattori come infrastrutture migliori e un sistema sanitario efficiente, risulta in una lesività e letalità inferiore. Tuttavia, il rischio rimane elevato per alcuni gruppi specifici, in particolare i giovani under 30 e i conducenti su strade extraurbane e autostrade, dove la gravità degli incidenti è accentuata dalla possibilità di guidare a velocità superiori.
Questi risultati sostanzialmente ribadiscono quindi quanto già noto grazie alle analisi dei dati degli anni scorsi, l'importanza di proseguire con interventi mirati alla sicurezza stradale, soprattutto tra i giovani conducenti, e di rafforzare le misure preventive sulle strade più rischiose. Solo dal prossimo anno sarà possibile, in questo senso, verificare con le statistiche l’impatto del nuovo codice della strada entrato in vigore alla fine del 2024 in Italia.
A cura di:
Francesco Profili - Agenzia regionale di sanità della Toscana