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Nirsevimab in Toscana: un’analisi costi-benefici delle strategie di immunizzazione universale contro il virus respiratorio sinciziale

Data pubblicazione: 28 Luglio 2025

È stato di recente pubblicato su Frontiers in Public Health l’articolo The impact of nirsevimab prophylaxis on RSV hospitalizations: a real-world cost-benefit analysis in Tuscany, Italy.

Lo studio, frutto della collaborazione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer IRCCS e l’Agenzia regionale di sanità della Toscana, si è proposto di stimare l’impatto dell’implementazione di programmi di immunoprofilassi universale con Nirsevimab, anticorpo monoclonale a lunga durata d’azione, recentemente approvato per la profilassi del virus respiratorio sinciziale (VRS).

In particolare, lo studio si è concentrato sull’analisi costi-benefici della sua introduzione in Toscana, ipotizzando diverse possibili strategie di immunizzazione universale.

Il VRS è una delle principali cause di infezioni respiratorie e di ospedalizzazioni nei neonati, soprattutto nei primi mesi di vita. Fino al 2023, l’unico strumento di prevenzione era Palivizumab, farmaco riservato esclusivamente ai neonati ad alto rischio di gravi complicanze da VRS (nati gravemente prematuri o con comorbidità quali cardiopatie o displasia broncopolmonare). La recente approvazione di Nirsevimab ha reso possibile una profilassi universale contro le infezioni da VRS.

Nello specifico, lo studio ha valutato tre possibili strategie di profilassi universale nei neonati nati prima o durante la stagione epidemica di VRS:

  • la prima – “strategia estesa” – prevedeva una dose di Nirsevimab per tutti i bambini nati durante la stagione epidemica e per quelli nati fino a sei mesi prima l’inizio della stagione
  • la seconda – “strategia stagionale con catch-up mirato” – prevedeva una dose per tutti i bambini nati durante la stagione e per i bambini a rischio moderato o alto nati fino a sei mesi prima l’inizio della stagione
  • la terza – “strategia solo stagionale” – prevedeva una dose solo per i bambini nati durante la stagione.

Tali strategie di profilassi sono state confrontate rispetto all’attuale profilassi con Palivizumab, utilizzando i dati della stagione epidemica 2023/2024.

In totale, sono stati studiati 21.017 neonati nati in Toscana prima o durante la stagione epidemica 2023/2024 (ottobre 2023 – aprile 2024) utilizzando dati provenienti dai flussi sanitari correnti. Con le pratiche in uso al momento dello studio (profilassi con Palivizumab), sono state registrate 663 ospedalizzazioni associate al VRS, di cui 102 gravi, per un costo totale di 5.247.645 euro.

Per la stima del Benefit-Cost Ratio (BCR) secondo le varie strategie di immunizzazione con Nirsevimab, è stato assunto che l’adesione al programma di profilassi fosse pari all’80% dei neonati ad alto rischio e al 71% per tutti gli altri neonati. Da letteratura scientifica, è stato considerato che il Nirsevimab potesse ridurre le ospedalizzazioni dell’82% e in particolare quelle severe dell’86,7%.

La strategia di profilassi estesa con Nirsevimab, che include tutti i neonati nati prima e durante la stagione VRS, avrebbe evitato il maggior numero di ospedalizzazioni (378), con un BCR vicino al pareggio (0,96). La strategia stagionale – limitata ai soli neonati nati durante la stagione – avrebbe evitato il minor numero di ricoveri (252), con un BCR positivo (1,15). Infine, la strategia stagionale con catch-up mirato (che include anche i neonati pretermine nati prima della stagione) ha ottenuto il BCR più favorevole (1,56), prevenendo 270 ospedalizzazioni.

Sebbene le strategie di profilassi più conservative consentirebbero una maggiore riduzione dei costi, l’immunizzazione di tutti i neonati alla loro prima stagione epidemica permetterebbe la maggiore riduzione di ospedalizzazioni, senza aumentare in maniera rilevante il carico economico sul sistema sanitario.

La Regione Toscana nell’autunno 2024 ha adottato la strategia di profilassi universale; in particolare i bambini nati tra il 1 aprile e il 3 novembre hanno potuto ricevere il farmaco Nirsevimab dal proprio pediatra di libera scelta, mentre quelli nati tra il 4 novembre e il 31 marzo 2025 hanno potuto riceverlo direttamente nel punto nascita. La campagna di immunizzazione per VRS ripartirà nell’autunno 2025.


Per approfondire

Apri l'articolo Lastrucci V, Pacifici M, Alderotti G, Puglia M, Berti E, Barbati F, Lodi L, Boscia S, Nieddu F, Indolfi G, Peroni D, Martini M, Azzari C, Voller F, Moriondo M, Ricci S. The impact of nirsevimab prophylaxis on RSV hospitalizations: a real-world cost-benefit analysis in Tuscany, Italy. Front Public Health. 2025 Jul 3;13:1604331. doi: 10.3389/fpubh.2025.1604331. PMID: 40678647; PMCID: PMC12267333

Consulta la pagina Campagna contro il Virus respiratorio sinciziale sul sito web di Regione Toscana