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La sorveglianza PPS

La sorveglianza PPS (Point Prevalence Survey) è un'indagine periodica che ha l’obiettivo di raccogliere dati sulla prevalenza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e sull’uso di antibiotici negli ospedali per acuti.

Questa sorveglianza, sviluppata in risposta all'articolo II.8.c della raccomandazione del Consiglio 2009/C 151/01 del 9 giugno 2009 sulla sicurezza dei pazienti e promossa a livello europeo dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), consente di ottenere una fotografia puntuale del carico infettivo e dell’impiego di antimicrobici nelle strutture sanitarie, rappresentando uno strumento essenziale per orientare le politiche di prevenzione e controllo delle ICA.

Sorveglianza PPS in Italia

In Italia, l’attenzione alle ICA risale già alla circolare ministeriale n. 52 del 1985, “Lotta alle infezioni ospedaliere”, e alla successiva circolare n. 8 del 1988, “Lotta alle infezioni ospedaliere: la sorveglianza”. Questi documenti hanno posto le basi per lo sviluppo di sistemi strutturati di prevenzione e controllo delle ICA, fino ad arrivare all’attuale Piano nazionale di contrasto dell’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025, che riconosce la sorveglianza come uno degli strumenti fondamentali per affrontare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza.

In questo contesto si inserisce la sorveglianza PPS, coordinata a livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità (ISS), in collaborazione con le Regioni e con il supporto tecnico del Ministero della salute. Lo studio si basa su un protocollo standardizzato, aggiornato nel 2022-2023, che prevede la raccolta di informazioni cliniche e organizzative, incluse le caratteristiche dei pazienti, i dispositivi medici utilizzati, la presenza di infezioni in corso, e la prescrizione di antibiotici.

Sorveglianza PPS in Toscana

A livello regionale, la Toscana partecipa attivamente alla sorveglianza PPS, promuovendo la raccolta e l’analisi dei dati tramite la collaborazione delle aziende sanitarie del territorio. L’indagine si svolge in giornate definite, con la rilevazione puntuale dei casi presenti nei reparti ospedalieri in quel momento.

Le informazioni raccolte sono utili per indirizzare le azioni di formazione, aggiornamento dei protocolli e implementazione di misure di sicurezza volte a ridurre il rischio infettivo e a promuovere l’uso appropriato degli antibiotici.